La scabbia argentea è una malattia da tubero che si sta diffondendo sempre di più negli ultimi anni. L’agente causale è un fungo descritto come Helminthosporium solani. In base alla quantità di superficie del tubero colpita si ha una perdita del peso complessivo. Con una contaminazione del 20-50 % rispetto all’intera superficie, dopo uno stoccaggio di circa 5-7 mesi, si può avere una riduzione di peso del 5-7 %. Soprattutto dopo il lavaggio sono molto evidenti i sintomi riportati sulla patata, causando un deprezzamento commerciale. Inoltre a causa della riduzione di peso dei tuberi colpiti, anche la capacità germogliativi sarà ridotta, causando così dei ritardi durante la fase di emergenza oppure dei rischi di attacchi più alti da parte della rizottoniosi. Durante una ricerca nelle ditte sementiere, le varietà più suscettibili mostravano dei lotti con più del 50 % di tale sintomo.

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I sintomi di questo fungo sono riscontrabili soprattutto durante il periodo vegetativo e lo stoccaggio della patata. La diffusione verso i tuberi figli avviene tramite le spore o conidi. Secondo studi più recente, il fungo può diffondersi in maniera latente attraverso gli stoloni della patata. La diffusione del micelio fungino nella buccia, principalmente nella zona del felloderma, e la sporulazione, ossia la formazione di rami conidiofori con la formazione di numerosi conidi, così come la contaminazione tra un tubero e l’altro, avvengono soprattutto in base alle condizioni di temperatura e di umidità dell’aria, così come anche dalla suscettibilità varietale. Per la formazione dei conidi sulla superficie della buccia è necessario un elevata umidità, cioè la superficie deve risultare bagnata. Il fungo necessita per lo sviluppo e la germinazione dei conidi, (condizioni atte per provocare una infezione tra un tubero infetto e uno sano), almeno una umidità relativa dell’aria superiore al 90 %, meglio se la superficie risulta già umettata. Da notare che, dopo un breve periodo di umettamento, ad esempio dopo una fase di condensazione, può essere già la causa di una forte sporulazione. Secondo gli studi più approfonditi, sono sufficienti un ora di condensazione e una temperatura di 5 °C, affinché possa iniziare una contaminazione. Con l’aumentare della temperatura e della durata della condensazione aumenta l’intensità della sporulazione. Comunque sia, le condizioni necessarie per una sporulazione possono essere realizzate, sia in campo che in magazzino. Difatti tale fenomeno avviene con una temperatura compresa tra i 3-27 °C (optimum 9-21 °C), mentre per la crescita del micelio la temperatura si aggira tra i 3-30 °C (optimum 21-25 °C). Una ferita nella patata non è necessario per una infezione di scabbia argentea. Una distribuzione dei conidi all’interno del magazzino avviene in maniera semplificate con dell’aria in movimento o delle polveri. Nei residui delle polveri facilmente si trovano dei conidi di questo patogeno. Questa forma di sopravvivenza può durare fino a nove mesi all’asciutto. Una volta entrato in contatto con l’umidità, le durata di sopravvivenza risulta limitata poiché iniziano a germinare. In prove sperimentali con suolo contaminato, dopo tre settimane dalla germinazione e a temperatura media di 10 °C, la capacità infettiva era limitata. Questo significa che, per infettare i tuberi figli durante il periodo vegetativo, non solo basta il giusto grado di umidità, ma anche i conidi devono essere trasportati il più in fretta possibile dal tubero madre verso i tuberi figli.

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I primi sintomi specifici della scabbia argentea sono visibili già durante il periodo di raccolta, anche se di solito l’entità si manifesta principalmente durante la fase di conservazione. Un primo indizio di un attacco da scabbia argentea è rappresentato da macchie piccole, aspecifiche e di color marrone chiaro, localizzate soprattutto nella parte ombelicale del tubero. Questa infezione avviene proprio durante il periodo di valutazione. Durante la diffusione della malattia muoiono le cellule del felloderma e si staccano dalla corteccia parenchimatica. Le cavità che si formano si riempiono di aria. I depositi delle sostanze colorate, ed esempio le varietà a buccia rossa, vengono distrutte dalla presenza del fungo. In questo stadio si evidenziano le tipiche macchie color argenteo, da cui il nome della malattia. Le singole macchie possono crescere unendosi tra di loro e formare uno strato unico su tutta la superficie esterna del tubero. In base alla dimensione e all’età, segue una rilevante perdita d’acqua che provoca un tipico raggrinzamento e/o corrugamento del tubero. Per un ulteriore sicurezza, i tuberi infestati si possono mettere in una camera umida per vedere la formazione dei rami conidiofori. Nelle lesioni più vecchie si sviluppa un feltro nerastro prevalentemente nei bordi della parte colpita.
Per la lotta contro questo fungo sono fondamentali alcune precauzioni, che devono essere applicate durante la fase di raccolta e di stoccaggio. Non esiste una lotta diretta contro tale malattia. Per questo motivo sono indispensabili alcuni accorgimenti.

 

  • scelta delle varietà a bassa sensibilità. Sono stati valutati in laboratorio quattro gruppi varietali, con grado di resistenza dal più sensibile al più resistente. L’inoculi sono stati coltivati in substrati naturali e artificiali;
  • possibile eliminazione anticipata del cespo vegetativo e della raccolta, circa tre settimane dopo condizioni climatiche di asciutta;
  • immediata asciugatura dei tuberi subito dopo la fase di immagazzinamento;
  • evitare di creare un umidità relativa dell’aria superiore 90 % durante tutto il periodo di conservazione. Secondo una ricerca, la scabbia argentea si riduce con un tasso di umidità attorno gli 80-85 % che da un umidità di 90-95 %;
  • evitare di creare un acqua di condensa durante il periodo di stoccaggio e un limite di aumento della temperatura massima di 5 °C, difatti dopo un breve umettamento della superficie così come appunto un aumento di tali temperature provoca la crescita del micelio e la sporulazione;
  • si consiglia di separare i reparti di stoccaggio, preparazione e la stimolazione dei germogli;
  • pulizia dei depositi, macchine, nastro trasportatore, palette entro quattro settimane prima dalla fase di raccolta e immagazzinamento;
  • una concia dei tuberi seme, autorizzati dal ministero della salute, può eseere utile contro tale fungo da magazzino

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Fonte: Kartoffelbau 1-2/2008 pag 31-33
Autore: Hans Stachewicz