La resa delle patate precoci sotto plastica oppure tessuto non tessuto (tnt) richiede delle esigenze elevate per la tecnica di produzione. Difatti in un lasso di tempo molto breve devono formarsi dei ricavi. Inoltre le sostanze nutritive non possono andare perse. La concentrazione degli elementi nutritivi e della sostanza secca devono restare alti, per garantire la conservazione e soprattutto il gusto del tubero.
Di solito le patate pregermogliate vengono trapiantate in modo anticipato. Inseguito alla pregermogliazione la crescita radicale inizia a partire dai 5 ° C. I tassi di crescita iniziali sono abbastanza bassi. Diversamente di come si pensa, la maggior parte delle patate precoci non si collocano nei terreni leggeri, ma pensi in quelli di medio impasto o pesanti. Quindi in questo caso non è la temperatura il fattore cruciale, bensì l’umidità del terreno. Spesso le patate precoci subiscono dei limiti per via delle condizioni del suolo. Questo ha soprattutto un effetto negativo sullo sviluppo delle radici. Le radici delle patate precoci si limitano attorno alla porca del suolo. Un apparato radicale profondo manca in questo caso. La copertura con telo plastico, tessuto non tessuto (tnt) o entrambi, porta calore. Ma riduce le radiazioni solari, limita la traspirazione e frena l’infiltrazione delle precipitazioni. Questi fattori influenzano evidentemente la crescita della coltura. Il calore associato con una riduzione della radiazioni offre una maggior produzione di auxine. Il rapporto auxine-citochinine si scosta quindi a favore delle auxine. Durante la crescita epigea domina l’allungamento cellulare. Gli internodi diventano più lunghi, mentre la superficie fogliare in confronto al fusto si riduce. Inoltre le radici si ramificano fortemente e si sviluppano poco in profondità. La mancata radiazione non solo riduce la produzione di assimilati; difatti viene disattivata o comunque ridotta l’attività di alcuni enzimi. In seguito della minor produzione di assimilati mancano anche alcuni componenti di carbonio per la formazione delle proteine. Anche l’effetto dell’azoto risulta peggiorato. Spesso si trova una elevata disponibilità di azoto temporaneo per la produzione di patate novelle. Il seguito è, accanto ad una crescita in lunghezza rafforzata l’insorgenza di malattie. Il ridotto tasso di traspirazione è favorevole per il bilancio idrico. Dato che l’acqua è un importante elemento di trasporto per gli elementi nutritivi, anche la ridotta traspirazione ha un effetto sull’assunzione di tali elementi nutritivi. Soprattutto elementi che vengono assunti tramite il flusso di massa sotto telo pacciamante sono in netto svantaggio, soprattutto il calcio e il potassio. Prevalentemente vengono trasportati tramite il flusso di massa i nitrati e i solfati, per una buona parte anche il magnesio.

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Gli effetti della pioggia e rispettivamente dell’irrigazione vengono anche essi influenzati da questi materiali pacciamanti. Soprattutto con elevate intensità di pioggia, i fori presenti nelle plastiche sono insufficienti affinché l’acqua riesca ad attraversare l’intero strato in maniera contemporanea. In questo caso una buona parte dell’acqua confluisce nei fianchi della porca. Questa fenomeno risulta ancora più intenso con il tessuto non tessuto. Conseguenza, che l’area della porca risulta di rado bagnata, mentre la zona tra due porche risulta spesso bagnata. Nel caso di irrigazione antigelo si verifica addirittura un eccesso di umidità tra le due porche. Questa connessione porta che le sostanze nutritive possano in parte essere immagazzinate tra le due prose. Spesso l’assorbimento di questi elementi nutritivi risulta ridotto a causa della poca acqua presenza proprio in quella zona.
Nella pratica spesso si cade nella convinzione errata che una semina anticipata sia una garanzia per ottenere un buon risultato dei prezzi sul mercato delle precoci. Ma in realtà coesistono altri fattori sulla resa finale del prodotto. Decisivo è sempre il luogo di coltivazione e il suo relativo andamento climatico. Una intensiva radiazione solare dopo la semina favorisce un aumento di crescita vegetativa. Soprattutto la radiazione, favorisce un maggior accumulo di sostanza secca nel tubero, aumentando così le caratteristiche qualitative del prodotto finale. Con tutte le attuali tecniche di produzione si può ottenere in una zona di produzione a bassa radiazione solare dei livelli qualitativi quasi alla pari a quelli in una zona vocata. Ma nella sostanza secca tale livello non viene mai raggiunta. Così il gusto e la conservabilità sono vincolati dalle radiazioni durante la fase giovanile.
Un alto tasso di divisione cellulare avviene negli apici radicali. Una rapida formazione delle foglie viene realizzato tramite una elevata produzione di citochinine dagli apici radicali. A causa della bassa radiazione solare sotto i materiali pacciamanti, come già accennato, la produzione di questi ormoni promotori sarà più bassa. Un altro fattore, che influenza la produzione di citochinine e la struttura del terreno. Ogni compattamento così come ogni chiusura dell’aria nel suolo peggiora lo sviluppo radicale. Pochi apici radicali condizionano una fornitura di citochinine e conseguentemente una lenta crescita dei germogli. Per questo motivo la struttura del suolo svolge un ruolo decisivo sul tasso di crescita nelle patate precoci. Un periodo di semina troppo anticipato porta spesso a dei problemi con la struttura del terreno. Secondo una valutazione delle misure agronomiche, un terreno asciutto presiede una semina anticipata di patate.

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La copertura di questi materiali dona in primo luogo a evitare i danni da gelo. Lo sviluppo vegetativo invece, risulta di ordine secondario. Nelle zone continentali il rischio delle gelate tardive è molto alto. Solitamente tra aprile e maggio le temperature scendono sotto lo zero. In questo caso una copertura costante può garantire la crescita continua. Ma girano attorni fattori negativi come malattie e calura. Già prima delle chiusura delle file, aumenta il rischio di infezione da parte della peronospora. Soprattutto quando la struttura del terreno non è nelle condizioni ideali a causa di una anticipata semina, l’insorgere della malattia definisce il momento di togliere la copertura dal terreno. Ovviamente in vantaggio risulta il tessuto non tessuto. Le condizioni più asciutte sull’apparato fogliare riducono il rischio di malattia. Un altro vantaggio del tnt in confronto del telo di plastica è la temperatura costante sotto la copertura. Soprattutto in zone dove ad aprile si raggiungono spesso i 25 °C, addirittura si supera la soglia dello sviluppo ottimale. In alcune condizioni possono avvenire fenomeni di giorni caldi mentre la notte troppo fredda. Con la rimozione della copertura si avvale di un cambiamento di gradi. La costante temperatura del tessuto non tessuto garantisce quindi una certa flessibilità. Quindi negli ambienti continentali non c’è altra alternativa che il tnt. Nelle richieste di mercato come la vendita diretta, così come in zone di produzione poco vocate possono salire i vantaggi verso il film plastico. Sotto questo materiale le temperature sono in maniera costante più alte. Così è possibile avere un tasso di crescita più elevato durante la fase di emergenza. Per le richieste di mercato ancora più anticipate una doppia copertura sarebbe ancora meglio. Inoltre c’è da considerare che nel film plastico la permeabilità ai raggi del sole è più elevata rispetto al tnt, quindi l’assimilazione da parte della pianta è più alta. Soprattutto in quelle zone dove le radiazioni solari sono più frequenti, l’uso del telo plastico è un gran vantaggio. Sotto questo materiale si raggiungono prima un maggior peso sotto acqua, quindi maggior sostanza secca. Il gusto e la conservabilità sono quindi prontamente disponibile nonostante la precocità. Sempre queste zone con alta insolazione possono compensare il deficit di radiazione una volta scoperto il materiale pacciamante. Viceversa, zona con insolazione più ridotta, hanno un contenuto di sostanza secca più ridotta.
Su zone favorevoli per le patate precoci (ad esempio nel Palatinato, Germania), vengono raggiunti mediamente 9 t/ha di sostanza secca. In questa fase i tuberi contengono 130-160 kg/ha di azoto, circa 200 kg/ha di potassio e circa 60 kg/ha di fosfati.
Nei forme più lussureggianti e prima del disseccamento fogliare, con un apparato fogliare molto e attivo e nelle radici permangono ulteriori 100 kg/ha di azoto, 100 kg/ha di potassio e 20 kg/ha di fosfati. Quindi vengono prodotti in circa 80 giorni di vegetazione mediamente 1,1 q/ha di sostanza secca. In questo caso devono essere assorbiti giornalmente 3.25 kg/ha di azoto, 3.75 kg/ha di potassio, e 1 kg/ha di fosforo. Accanto ai tre macroelementi, la pianta dovrebbe ricevere altri 10 elementi in breve tempo.

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Un campo di patate più tardivo traspira mediamente tra i 300-350 l/m2 di acqua. In una concentrazione media di nitrato da 70 ppm, la pianta può assorbire dai 210 ai 245 kg/ha di nitrato senza grossi dispendi di energia. Anche nel caso di grandi accumuli di sostanza secca nel tubero, la maggior parte dell’azoto va a finire comunque nella pianta. Le patate novelle traspirano sotto pacciamatura solo un frazione di un campo libero. Inoltre, la temperatura media e quindi il tasso medio di evaporazione a partire dalla chiusura della fila sono anch’essi più bassi rispetto ad un campo di patate più tardivo. Un campo di patate precoce sotto telo plastico traspira mediamente tra i 150-170 l/m2. Se si apportasse la stessa concentrazione di nitrato (70 ppm), con questo tasso di traspirazione possono essere assorbiti soltanto 100 kg/ha di nitrato. Con tale aumento della concentrazione aumenta il rate di assorbimento, ma cela anche dei rischi. Così insorgono attacchi di malattie, soprattutto la peronospora, a partire da concentrazioni di 100 ppm di nitrato. Un altro svantaggio per un elevata concentrazione di nitrato è l’ulteriore allungamento degli internodi. Questo comporta ad un apparato fogliare più labile. Quindi il produttore è costretto a rimuovere la copertura prima del dovuto, questo appunto per l’elevata concertazione di nitrato. In questo caso bisogna saper regolare la dose di concentrazione. La combinazione ideale sarebbe l’ammonio (ammide) e il nitrato. Nel’assorbimento dell’azoto la pianta ha la facoltà di scegliere: il trasporto irregolare del nitrato tramite la traspirazione oppure l’assorbimento regolato dell’ammonio tramite la diffusione. Nel calcio e nel boro esiste solo la traspirazione. Non di rado le concentrazioni di entrambi gli elementi sulla foglia si trovano al di sotto della soglia minima. Il problema si riscontra spesso anche nelle foglie. Basse concentrazioni di boro e calcio nel tubero delle patate precoci sono la norma anziché l’eccezione. La conseguenza è una maggiore sensibilità ai danni meccanici, con successiva predisposizione agli attacchi da parte di marciumi. Inoltre da aggiungere la possibilità di maculatura ferruginea, uguale per quale causa, se per mancanza di calcio e/o boro oppure entrambi.
Anche per quegli elementi, che arrivano alla pianta grazie alla diffusione, l’acqua come mezzo di trasporto è indispensabile. La differenza è: non l’acqua con gli elementi, ma gli elementi che vengono sostati nell’acqua. Nel potassio, ammonio e magnesio deve esserci un film d’acqua chiuso tra gli elementi e la radice. Qui pervengono i problemi nella parte superiora della prosa. Questa zona difatti risulta spesso troppo asciutta sotto il tessuto non tessuto. Mentre nei terreni sabbiosi e leggeri gli elementi nutritivi stessi vengono immagazzinati nel terreno, nei terreni migliori avviene di consueto ad un deficit per l’assorbimento. In questi terreni si crea una difficoltà di assorbimento degli elementi sotto il tubero madre. Qui difatti si realizzato maggior compressioni che provocano maggiori danni alle radici e quindi l’assorbimento viene penalizzato.
Anche il rifornimento di elementi nutritivi tramite la diffusione nelle patate precoci non raggiunge gli stessi standard come nel ciclo medio. La velocità della diffusione viene evidentemente influenzata dalla temperatura. Sotto le condizioni fredde durante le prime fasi di coltivazione delle precoci, il rifornimento di elementi ne soffre con la diffusione. Questi collegamenti si possono incontrare con una concertazioni di tali elementi più elevata ed una via di diffusione più breve. Quindi il posizionamento dei nutrienti nella coltura precoce assume un ruolo assai significativo.
In generale, la pianta con temperature più freddo assorbe di meno. Soprattutto coinvolti sono il fosforo, lo zinco e il ferro. In particolare il fosforo deve essere prontamente assorbito in grandi quantità. In condizioni di scarsità, la divisione cellulare si riduce e quindi sia lo sviluppo fogliare che radicale sarà penalizzato.

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La necessità di avere uno rapido sviluppo delle patate precoci si otteneva in passato utilizzando grandi quantità di concimi. Alla pianta non può mancare nulla! Non per ultimo i consumatori, che richiedono sempre di più merce con qualità superiore e soprattutto a buccia ferma, si scoprì un cambio di mentalità. Soprattutto per quanto riguarda l’azoto non si eccede più come prima. Un eccesso di questo elemento provoca un maggior rischio di diverse malattie e l’abbucciamento rallenta. Inoltre il gusto e la conservabilità peggiorano. Per quanto la pianta possa continuamente crescere e nel contempo assorbire la quantità di azoto necessaria, deve essere distribuito la giusta forma dell’elemento in una giusta concentrazione e nel punto più preciso.
Più pesante è il terreno, maggiore risulta il posizionamento ottimale del concime. Nei terreni molto leggeri sia il nitrato che l’ammonio durante la concimazione dopo la semina e prima della formazione della porca, vengono immagazzinati nella zona ottimale. Concimazioni dopo la semina e sulle porca già formate sono contro produttivi. Qui la parte del nitrato deve essere più alta. Se il concime può essere lavorato insieme il letto di semina oppure apportato nelle concimaie, il vantaggio ricade sull’ammonio. Soprattutto per le patate precoci si sono affermate alcuni concimi (urea con inibitori della nitrificazione, oppure concimi azotati con zolfo solubile). Condizione particolare, devono essere depositati nel posto giusto. Il merito dell’ammonio è verso un lato un maggior assorbimento sotto la pacciamatura (causata da un maggior infittimento delle radici e una ridotta traspirazione) e dall’altra una maggior rapidità di trasformazione all’interno della pianta.
Chi vuole produrre della merce a buccia ferma, non superare certi limiti. La quantità esatta di azoto deve essere calcolata secondi i minimi dettagli. Ogni quantità inutile in eccesso porta immancabilmente ad un ritardo di maturazione e innalza il rischio qualitativo. Un elevato dosaggio di fosforo non ha dei svantaggi da un punto di vista agronomico. Condizioni sfavorevoli in seguito alle basse temperature oppure ad una scarsa struttura del terreno possono essere compensati da un maggior apporto nel terreno. Fino a quando ci si rimane nei limiti massimi previsti dalle normative agronomiche, le eccedenze di fosforo portano solo a vantaggi. Le concimazioni localizzati portano in maniera evidente un effetto migliorativo per quanto riguarda l’utilizzo del fosforo nella pianta. Dato che il fosforo non viene immagazzinato nella porca, le concimazioni dopo la semina risultano con l’efficacia più bassa.
Se le patate precoci vengono coltivate in terreni migliori, stesso discorso vale per il potassio. Nei terreni con una percentuali di argilla superiore al 10 % la disponibilità di tale elemento sarà ridotto. Questo avviene soprattutto nelle zone più asciutte della porca con una temporanea fissazione. Un aumento della quantità di concime potassico porta ad aumento della assimilazione e le vie di assimilazione verso i tuberi in formazione. Nei terreni leggeri tuttavia l’uso del potassio deve essere applicato a misura d’occhio. Dose eccessive portano in maniera lineare una concentrazione di questo metallo nella pianta. Come forte fattore osmotico, il potassio aumenta il bilancio idrico nel tubero. Anche qui il gusto e la conservabilità ne risentono. Soprattutto per le industrie il colore della cottura e il ricavato finale può incidere. L’obiettivo deve essere comunque 2,4 % K2O nella sostanza secca del tubero, 0.48 % sul tal quale. Il grado di efficacia della concimazione localizzata sulla zona della porca risulta massimizzata. Dalle caratteristiche risulta simile allo ione ammonio. Mentre nei terreni leggeri anche dopo la semina e prima della formazione della porca si può concimare, nei terreni migliori bisognerebbe che il materiale debba essere incorporato con il letto di semina.
Ricapitolando, una varietà precoce di patata può raggiunge in breve tempo delle rese elevate. Per avviare una crescita veloce e soprattutto costante, la semina deve avvenire in condizioni ottimali del terreno. Una struttura del suolo perfetto compensa un ritardo nella semina. Nelle zone dove si utilizza la pacciamatura favorisce una rapida emergenza. Un particolare importante nella produzione di patate novelle è la nutrizione. Giornalmente la patata asporta un elevata quantità di elementi nutritivi. Ma soprattutto con l’azoto non possiamo reagire con elevate quantità, poiché ogni eccesso porta inevitabilmente a delle caratteristiche qualitative del prodotto. La concimazione localizzata oppure sottopiede (sotto il tubero) porta a dei chiari vantaggi. Questo vale accanto all’azoto anche per il fosforo e il potassio. Solo con un rifornimento ottimale di tutti i 13 elementi essenziali può garantire una crescita ottimale. senza ritardi o inconvenienti.

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Autore: Karl Groeschl
Fonte: Kartoffelbau 01-02/2016 pag. 23-28