Per stabilire quale lotto di tubero seme è adatto, dobbiamo prima stabilire lo scopo finale della coltura: patate da semina, patate da consumo, patate di grandi dimensioni per l’industria di trasformazione, o forse produzioni per il mercato delle primizie? Lo scopo produttivo e il momento della raccolta determineranno la scelta delle sementi. Sia la resa del raccolto, che le dimensioni medie del tubero sono fortemente influenzate dal numero degli steli per ettaro. Ogni stelo principale può essere considerato come un’unità di produzione indipendente e perciò è necessario che si sviluppi un sufficiente numero di steli robusti per ogni tubero da semina. Una maggiore densità di steli comporta una resa più elevata, ma una pezzatura dei tuberi più fine e pertanto la densità preferenziale di una coltura, potrà essere espressa attraverso il numero degli steli per metro quadro e dipenderà dal ricavo economico che si vuole ottenere. Oltre al numero di tuberi piantati per ogni ettaro, la densità degli steli è determinata da:

  • lo stadio fisiologico del tubero da semina;
  • le caratteristiche varietali;
  • il numero dei germogli per ogni tubero;
  • le condizioni del suolo;
  • la regolazioni della piantatrice di tuberi

 
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Se si vuole ottenere una buona densità di piante, la dimensione del tubero seme non ha, in condizioni di crescita normali, una grande influenza sul raccolto. Come coltivatore si ha la scelta tra varie pezzature di sementi. La scelta dipende da fattori economici, lo scopo della coltura e le condizioni di coltivazione locali. Una patata da semina grande produrrà un numero maggiore di steli. Ciò nonostante, una tonnellata di patate da semina grandi avrà meno steli di una tonnellata di patate piccole. Una patata da semina grande ha il vantaggio di avere delle riserve in più in periodi di siccità, quando fa freddo o caldo, oppure se il letto di semina è di qualità scadente. In queste condizioni di coltivazione una patata da semina grande sarà più affidabile di una piccola. Le pezzature grandi e quelle piccole in genere hanno prezzi diversi. L’agricoltore potrà calcolare quale sia più economica: moltiplicando il prezzo per il numero di chilogrammi desiderato risulterà l’investimento richiesto. Con il giusto trattamento preparatorio e in base alle dimensioni, i tuberi da semina dovrebbero produrre dai tre ai sei robusti e brevi germogli, al momento della piantagione. Come calcolare la quantità di patate da semina richieste? Oltre alla superficie del campo, vi sono due fattori che svolgono un ruolo determinante:

  • il numero di steli richiesto per metro quadro;
  • le pezzature dei tuberi da semina.

Coloro che desiderano raccogliere patate piccole o da seme (28-45 mm) dovranno puntare ad un’alta densità di steli. In base alla varietà, al suolo e al clima, basteranno circa 30-45 steli per metro quadro per raggiungere questo scopo, secondo le condizioni olandesi. Per ottenere una quota elevata di tuberi grossi (>55 mm) da vendere all’industria di trasformazione per la produzione di patate fritte, basteranno circa 15-20 steli. In quest’ultimo caso, quattro patate da semina con quattro buoni germogli saranno sufficienti per un metro quadro. Se il peso medio di una patata da semina è di 50 grammi, ci vorranno 2.000 chilogrammi di patate da semina per ettaro (4 patate da semina x 50 grammi x 10.000 metri quadrati). Dopo aver determinato il numero degli germogli e stabilito il numero dei tuberi per ogni sacco, si potrà calcolare il fabbisogno di sementi per un dato appezzamento. I dati riportati nella tabella sono basati su una coltura con 15 steli al metro quadro. Il principio di base prevede che le dimensioni di 28-35 mm, 35-45 mm e 45-55 mm formino rispettivamente 2½, 4 e 5 steli per ogni tubero.

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Il numero medio di germogli per tubero dà una buona indicazione del numero di steli che ci si può aspettare. Il numero degli steli determina la spaziatura sulla fila dei tuberi. Per determinare la giusta distanza, sarà pertanto necessario stabilire il numero medio dei germogli che si svilupperà dai tuberi da semina. Il miglior modo di procedere è di contare il numero di steli presenti in un campione rappresentativo di tuberi presi da una partita di sementi. Le patate vanno coltivate in file distanti da 50 a 100 cm fra di loro. Poiché una precoce chiusura delle file è determinante par la produzione, quando si è importante stabilire la distanza fra le file. Più sono favorevoli le condizioni di coltivazione e più potrà essere ampio lo spazio fra le file. Una distanza ridotta fra le file potrà dare una migliore distribuzione degli steli, ma per motivi tecnici, la possibilità di formare porche di buone dimensioni per proteggere i tuberi  sarà molto meglio coltivare le patate a distanze più ampie (75-90 cm). Nella produzione di patate meccanizzata, la spaziatura tra le file è determinata dalla regolazione standardizzata della macchina. ad una chiusura delle file più veloce possibile.

La profondità di piantagione dovrà essere regolata in base alle condizioni del suolo. In condizioni di coltivazione normali, la parte superiore del tubero dovrà essere a livello della superficie del suolo. Poiché la terra negli strati più profondi tende ad essiccarsi più lentamente rispetto al suolo in superficie, la piantagione dovrà avvenire più in profondità in condizioni di siccità. Condizioni di siccità rendono necessaria una piantagione più profonda; ciò costituisce un vantaggio quando le temperature sono molto elevate. Una maggiore profondità di piantagione è inoltre importante se la tignola delle patate costituisce una minaccia. Una piantagione profonda non sarà necessaria in condizioni umide, poiché non vi è rischio che il suolo di superficie si essicchi. In condizioni di freddo, una piantagione poco profonda è altresì vantaggiosa. La conseguenza di una maggiore profondità del tubero è che tanta terra dovrà passare attraverso l’elevatore durante la raccolta meccanica. Nei casi in cui il suolo è pesante, questo provocherà più danni rispetto ad un terreno leggero. Anche le differenze varietali determinano le variazioni nella profondità di piantagione. Questo è uno dei motivi perché gli agricoltori dovrebbero conoscere bene tutte le caratteristiche delle loro varietà.

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Oltre alla profondità di piantagione, la profondità della copertura del suolo influisce sullo sviluppo del nuovo cespo. Quando si procede all’operazione, la copertura di superficie va eseguita se la temperatura del suolo è bassa o se le sementi sono inferiori. Difatti una copertura limitata favorisce un maggior sviluppo iniziale della pianta. Viceversa una copertura voluminosa potrà essere applicata in caso di temperature elevate e di sementi robuste. In caso di piantagione poco profonda oppure quando la copertura del suolo è sottile, si dovrà aggiungere altra terra alla porca in un momento successivo. Una porca consistente è molto importante per uno sviluppo indisturbato del tubero, inoltre, una porca robusta previene l’esposizione  dei tuberi all’inverdimento. In condizioni di umidità, le patate non si troveranno subito in un suolo saturo d’acqua ed inoltre una porca grande fornisce anche una migliore protezione contro le temperature elevate e il danno causato dalla peronospora sul tubero oppure dalla tignola. Il lasso di tempo che intercorre tra la piantagione e la rincalzatura dovrà essere breve se il clima è molto caldo e secco, si consiglia di irrigare subito dopo la piantagione. Al fine di promuovere una rapida e uniforme emergenza con tanti steli e un buon sviluppo della pianta, nonché quello di facilitare le operazioni meccaniche in campo, per la piantagione si dovrà osservare le seguenti condizioni:

  • Minimizzare le lesioni alle sementi pre-germogliate quando si maneggiano;
  • File dritte e spaziature uguale tra le file. Spaziatura piuttosto accurata tra le file
  • Profondità di piantagione uniforme e il meno profondo possibile. Evitare il contatto tra fertilizzante e tubero seme per non danneggiare germogli e radici
  • Coprire le patate subito dopo la piantagione per evitare lesioni alle sementi a causa del calore o all’essicazione del suolo

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La piantagione manuale richiede molto tempo e tanta manodopera. Se si pianta in solchi, in genere si utilizza un assolcatore con rincalzatore per aprire i solchi. Si deve prestare particolare attenzione affinchè la profondità sia corretta è uniforme. Il fertilizzante potrà essere sparso manualmente sul fondo del solco e mescolato alla terra. Questo metodo permette una spaziatura accurata sulle file e provocherà il minor danno ai germogli. La copertura della semente dopo la piantagione potrà essere eseguita a mano o meccanicamente, usando un rincalzatore, subito dopo la piantagione.

La piantatrice semiautomatica ha una buona capacità di lavorazione e permette di risparmiare notevolmente sulla manodopera in confronto alla piantagione manuale. Queste piantatrici sono molto adatte per la piantagione di sementi dai germogli deboli, perché ne riducono al minimo le lesioni. Questo sistema è adatto sia alla produzione di patate che alla coltivazione di patate da consumo. Stando seduti sulla macchina, i lavoratori inseriscono velocemente i tuberi seme nelle vascette montate su di una ruota che gira orizzontalmente azionata da terra. La macchina è anche dotata di assolcatori e dischi di copertura. La capacità di lavoro di queste macchine è limitata dal numero di unità per piantagione e dalla velocità di lavoro umano. Una persona sarà in grado di sistemare nelle apposite vaschette fra 80-120 patate da semina al minuto. Maggiore sarà il numero delle unità di piantagione e più alto sarà il rendimento, ma ogni unità avrà bisogno di un operatore.

La piantatrice automatica ha il vantaggio di ridurre notevolmente la manodopera perché l’unica manodopera richiesta in questo caso è il conducente del trattore. Queste piantatrici sono in grado di effettuare un ottimo lavoro a gran velocità, a condizione che i tuberi  siano ben calibrate e abbiano germogli corti e robusti, oppure occhi appena aperti. Le piantatrici più comuni sono dotate di un meccanismo automatico di alimentazione, consistente in una catena a nastro a rotazione verticale con due file di vaschette. Quest’ultime raccolgono i tuberi seme dalla tramoggia, le fanno scendere dietro un assolcatore in modo che cadano nel solco alla distanza richiesta. I dischi o rincalzatori regolabili sono situati sulla parte posteriore della macchina, copriranno poi i tuberi. Esistono buone soluzioni alternative per piantare le patate pregermogliate, le quali ne vengono maneggiate con cura. In questo caso, il sistema di piantatrice non consiste in vaschette ma in nastri a forma di esse per condotto. Con questo sistema, le patate sono sistemate in una linea continua sui nastri di piantagione in continuo movimento che garantiscono una giusta spaziatura sulle file.

Uno sviluppo rapido iniziale della coltura e una chiusura delle file in un primissimo stadio, sono essenziali per una coltura altamente produttiva. La qualità dei tuberi seme ha quindi una importanza fondamentale. Non bisogna economizzare sulla qualità del prodotto. Lo stesso discorso vale per il letto di semina, che dovrà ricevere le cure necessarie. Sarà alquanto difficile, se non impossibile, correggere in seguito durante la stagione, gli errori commessi nella fase di piantagione.

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Fonte: www. aardappelpagina.nl
pag 8-19