Gli Stati Uniti e il Canada sono rispettivamente il quinto e il quindicesimo produttore mondiale di patate. Nel primo paese è l’ortaggio più consumato soprattutto come prodotto trasformato, chips e patate surgelate; mentre nel secondo la patata è il primo prodotto tra le orticole e il 50 % viene trasformato ed esportato. La coltura della patata è stata introdotta in Nord America in epoca coloniale dagli immigrati inglesi, con lo scopo specifico di diventare uno degli alimenti di base per sostenere l’incremento demografico della popolazione nelle regioni del nuovo mondo; il consumo di patata diviene quindi una parte importante della dieta nordamericana a partire dal XVII secolo. Canada e USA si collocano nelle posizioni di vertice tra i paesi produttori e trasformatori di patata al mondo. Gli Stati Uniti, con una produzione di circa 20 milioni di tonnellate annue, sono il quinto produttore di patate al mondo, la produzione canadese si aggira intorno ai 5 milioni di tonnellate annue, numeri che fanno del Canada il quindicesimo produttore mondiale di patata.

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La coltivazione della patata è diffusa in tutte le provincie canadesi, anche se le maggiori produzioni si hanno nell’isola di Prince Edward, nel Manitoba, in Alberta e nel New Brunswick. L’area atlantica è la regione leader della pataticoltura con oltre il 40 % della produzione totale, seguite in percentuale dalla zona occidentale e dalla zona centrale del Canada. La patata è la coltura orticola più importante del paese e rappresenta il 35 % del fatturato annuo delle aziende agricole, oltre il 50 % del prodotto viene avviato alla trasformazione industriale, principalmente per le patatine fritte, mentre la restante metà viene destinato al consumo fresco. A partire dal 2003 il consumo di patate in ha subito una leggera contrazione, le ultime rivelazioni riportano un consumo di Pro-capite annuo di circa 64 kg. Nonostante il calo generale dei consumi, alcune tipologie di prodotto trasformato ha registrato una crescita negli ultimi anni, come i prodotti a base di patata disidratata e le patatine fritte ricavate da purea. Alla base del calo dei consumi vi è spesso una percezione sbagliata del consumatore sulle proprietà nutrizionali della patata, ritenuta spesso a torto un alimento non salutare. L’industria della patata canadese ha attraversato diverse fasi nel corso degli anni; nel 1988 il Canada diviene uno dei principali esportatori di patate surgelate verso gli Stati Uniti, con una crescita costante delle esportazioni di questi prodotti fino agli anni 2000. A questo risultato si aggiungono presto le esportazioni di altri prodotti freschi e trasformati i quali determinano una crescita delle superfici coltivate del paese fino a raggiungere la cifra di 170.000 ettari. Nel corso degli ultimi anni le superficie coltivate hanno registrato una costante riduzione. Il Canada esporta circa il 50 % della produzione nazionale, la quota maggiore è verso gli Stati Uniti, altri paesi sono Giappone, Messico, Venezuela e Arabia Saudita. Il Canada è inoltre uno dei leader mondiali nella produzione di patate da semina, circa 160 varietà sono registrate per la produzione di seme; tra i molti vantaggi nella produzione di seme c’è il cosiddetto fenomeno del vigore del nord, recenti ricerche hanno infatti dimostrato che il seme di patata proveniente da latitudini settentrionali produce, quando piantato in latitudini meridionali, una maggiore resa e una qualità superiore rispetto

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La produzione di patata negli Stati Uniti è presente in 36 dei 50 Stati dell’Unione, con circa il 30 % del raccolto proveniente da Idaho (il maggior produttore nazionale), seguite dagli stati Washington, Wisconsin, North Dakota, Colorado, Oregon, Maine, Minnesota, California e Michigan. Più del 30 % delle patate prodotte negli States sono consumate fresche, mentre oltre 60 % è destinato alla trasformazione, in particolare, il 34 % alla surgelazione, il 12 % alla trasformazione in chips, il 10 % viene disidratato ed il quantitativo rimanente viene trasformato per essere destinato ad altri usi agricoli. La patata rappresenta la coltura orticola più importante degli Stati Uniti in termini di fatturato annuo per singola azienda ed è la seconda produzione agricola in termini di valore complessivo della produzione dopo l’uva. La produzione è concentrata principalmente in autunno, oltre il 90 % viene infatti seminata in primavera per essere poi raccolta in autunno e consumata nei periodi successivi. L’esportazioni rappresentano un importante attività economica per il comparto, circa l’11 % della produzione statunitense viene esportata, principalmente in forma di prodotto trasformato. A partire dal 2005, l’industria della patata negli Stati Uniti segna un surplus commerciale annuo, le principali destinazioni delle esportazioni sono Giappone, Canada e Messico, questi tre paesi rappresentano da soli i due terzi del totale delle esportazioni di patata. Le esportazioni sono costituite principalmente da patatine fritte surgelate, rappresentando oltre la metà dei volumi delle esportazioni, chips e prodotti a base di patata disidratata, come fiocchi e farina di patata. Gli Stati Uniti importano annualmente del prodotto trasformato per un valore di quasi 900 milioni di dollari americani; i principali paesi fornitori sono il Canada e il Messico seguiti da Olanda e Germania con forniture di amido di patata e altri prodotti disidratati a base di patata. Le patate fresche rappresentano una piccole parte delle esportazioni complessive, Canada e Messico sono le principali destinazioni delle esportazioni statunitensi di prodotto da consumo fresco e da seme.

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Le patate si confermano, come già accennato, l’ortaggio più consumato negli USA, il consumo pro-capite si è attestato nel 2010 intorno ai 50 kg ed ha superato di gran lunga quella del pomodoro. Sebbene il consumo di patate sia diminuito rispetto al passato, alcuni prodotti della trasformazione, come chips e prodotti a base di patata disidratata, hanno registrato una crescita. La varietà di patata da consumo fresco più diffusa negli Stati Uniti è la Russet Burbank (immagine sotto), è disponibile lungo l’intero arco dell’anno e presenta la polpa bianca con un elevato contenuto di amido, si caratterizza inoltre per essere adatta alla maggior parte degli usi culinari. Le patate fresche e le patatine fritte surgelate sono i due prodotti consumati con maggior frequenza dai consumatori americani su base giornaliera. La produzione di patate da semina degli Stati Uniti è attentamente monitorata e regolata dalla autorità, i nuovi standard di esportazione delle patate da semina sono stati sviluppati per garantire agli acquirenti, il sistema prevede il raggiungimento di un livello quantitativo minimo del seme per essere autorizzato all’esportazione. La produzione del seme è concentrata in 15 Stati dell’Unione, dove sono presenti le migliori condizioni climatiche ed ambientali. La produzione statunitense di seme è di circa 1,2 milioni di tonnellate annue ed è destinata prioritariamente a soddisfare il fabbisogno interno, una parte minore è destinata all’esportazione, mediamente 24 mila tonnellate all’anno.

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Fonte: Il gazzettino della patata n 1 /2011 pag.10-15
Autore: Augusto Renella