Il virus Y della patata, detto anche semplicemente PVY (Potato Virus Y), è uno dei virus mondiali più importanti in assoluto da un punto di vista economico. Al di là dei classici ceppi PVYO e PVYN, negli ultimi trent’anni sono emersi delle nuove forme ricombinanti che nel frattempo dominano l’attuale spettro virale.

In Europa troviamo soprattutto due nuovi ceppi, il PVYNTN e il PVYNW, che si manifestano nello stesso territorio e con la stessa intensità. Entrambi sono caratterizzati da una elevata efficienza virale. Anche se il virus appare frequentemente, le necrosi anulari che si formano sulla superficie del tubero, sintomo tipico della malattia, sono abbastanza contenute. Il PVY influisce sul raccolto e sulla qualità in maniera negativa e inoltre causa, nella maggior parte dei casi, il disconoscimento del materiale di propagazione sano. Il 90 % dei casi nell’ambito dei tuberi semi infetti sono causati proprio da questo virus. “Viricidi” per l’eliminazione di questo tipo di malattia sono praticamente inesistenti. Come misure di lotta si sono affermate l’utilizzo di varietà resistenti e l’eliminazione dei campi infetti dal PVY. Nella pratica però si osserva dei sintomi diversi a causa dei diversi tipi di ceppi, cosa che comporta una selezione e una stima dell’intensità di danno maggiore.

RussetNorkotah_NTN_gallery.777

Negli ultimi 30 anni si è assistito ad un cambiamento nell’ambito dei vari ceppi virali. Sulla base della ricombinazione genetica si sono generati nuovi ceppi del virus PVY che possiedono alcuni vantaggi rispetto ad altri ceppi più vecchi, ad esempio una maggiore efficienza infettiva. Il compito di varie enti ed istituti tedeschi è quello di descrivere in maniera specifica e dettagliata i sintomi causati da questi nuovi ceppi virali, così come la variazione dello spettro virale e la virulenza modificata.

Per la certificazione di un lotto di tuberi seme sono da eseguire tre tipologie di prove; l’osservazione in campo, il test della qualità, ed infine test post valutazione. L’osservazione in campo viene eseguito da tecnici qualificati che ispezionano il campo circa due-tre volte durante il periodo vegetativo della patata. Essi prendono una valutazione complessiva sulla estensione e sulla intensità  delle piante eventualmente colpite. Il secondo esame, ossia quello qualitativo, consiste nel prendere 100 tuberi a random su tre ettari di terreno e effettuare un indagine sul grado di intensità della malattia. Altri metodi consistono nell’osservazione visiva delle piantine nate dalle gemme oppure l’utilizzo del test immunologico ELISA sulle foglie. La terza valutazione, sempre nell’ambito del controllo e riconoscimento di tuberi seme certificato, è il test post valutazione. Per questo tipo di test vengono presi in maniera parallela come nel secondo test un numero definito di tuberi semi, conservati in luoghi adatti e successivamente trapiantati l’anno successivo. Così si possono osservare in maniera parallela le eventuali manifestazioni della malattia in cicli diversi.

5428813

Il virus PVY, come già accennato, influisce sulla qualità del prodotto, causando delle necrosi anulare sulla superficie del tubero. Nella prova sperimentale condotta dai tedeschi sono stati inviati dei tuberi ai principali enti di ricerca, per capire la presenza o meno del virus PVY o di qualche suo nuovo ceppo, che causano sempre quel sintomo specifico sulla buccia della patata. Il risultato ha evidenziato che la maggior parte delle piante e tuberi sospetti durante le varie fasi di controllo erano colpite dal virus PVY. L’infezione dal virus PVYN e PVYO è stata riscontrata in tutti e tre tipi di test, con una percentuale dello 0,3 %, quindi inferiore alla soglia di riferimento per la certificazione, ossia 1 %. Invece per quanto riguarda i nuovi ceppi emergenti, cioè il PVYNTN e PVYNW, sono stati osservati un numero più elevato,soprattutto nel secondo tipo di virus. I risultati della ricerca hanno quindi dedotto uno spostamento dei nuovi ceppi virali, con una maggior presenza di questi ultimi, mentre i ceppi classici del PVY erano abbastanza contenuti, presenti prevalentemente sull’esame fogliare. Inoltre la ricerca ha valutato se coesisteva la preferenza su quattro varietà di patate (Agria, Fontane, Quarta e Ditta). Ad esempio sulla varietà Agria è stato documentato esclusivamente il ceppo virale PVYNW, mentre sulla varietà Fontane si è osservato un maggior numero di PVYNTN rispetto a PVYNW.

I criteri di valutazione di una infezione virale sulla qualità delle patate da semina sono principalmente l’intensità del sintomo e la frequenza della malattia registrati sulle piantine. Indipendentemente dalla varietà, i due nuovi ceppi virali hanno causato sulle foglie dei sintomi o lievi o pesanti. Invece la valutazione sul tubero che provoca il sintomo della suberizzazione anulare è composta prevalentemente la virus PVYNTN.

Conclusioni, in questa ricerca è stato riscontrato nella maggior parte dei casi la presenza di dei due ceppi virali PYYNW e PVYNTN. I rappresentati d questa tipologia virale causano dei mosaici fogliari di varia intensità. Talvolta il quadro sintomatico può essere latente. Solo il metodo ELISA ha dato dei risultati soddisfacenti per quanto riguarda la documentazione. Si è visto che con condizioni climatiche più calde ed asciutte la manifestazione della suberosi anulare risulta più accentuata. Causa principale quindi di questo sintomo è il virus PVYNTN, ma sotto condizioni favorevoli anche il virus PVYNW può essere responsabile di questa malattia.

 ELISA_diretto_e_sandwich
 
Fonte: Kartoffelbau 05/2014 pag. 28-32
Autore: Kerstin Linder