Le varietà di patate più produttive, oltre ad avere elevati fabbisogni in macroelementi, hanno anche delle richieste particolari sulla disponibilità di microelementi. I sintomi di carenza nutrizionale mettono in evidenzia una scarsa presenza di microelementi nel suolo oppure la loro presenza risulta fissata dalle particelle del terreno. Le carenze latenti o comunque emergenti possono influire in maniera negativa sulla qualità del prodotto. Per questo motivo è spesso necessario intervenire con delle concimazioni fogliari. patateselenella
Quando delle varietà differenti di patate vengono coltivate in un terreno povero di fosforo oppure di magnesio, si nota subito che alcune varietà reagiscono manifestando dei sintomi di sofferenza, altri invece non ne risentono alcuna. Questa differente capacità di assorbimento vale quindi anche per i microelementi. Rispetto ai macroelementi, il rifornimento rapido degli elementi secondari può avvenire con una tempestiva concimazione fogliare.
Durante l’inizio della stagione estiva, si inizia a manifestare i primi sintomi della carenza di manganese. La patata necessita di manganese per svolgere tanti processi metabolici, tra di essi ricordiamo la disintossicazione degli ioni radicali d’ossigeno, che insorgono con l’elevate radiazioni solari, provocando delle ustioni alla pianta. Con una disponibilità iniziale limitata del microelemento, soprattutto in periodo di asciutta, si osservano delle zone schiarite in campo. Più il campo risulta arieggiato, più si trasforma il manganese disciolto nell’acqua in ossido, componente non più utilizzabile per la pianta. Questo avviene in caso di asciutta o comunque in terreni leggeri, indipendentemente dal valore del pH. Con la diminuzione dell’ossigeno il processo si inverte e lo ione manganese diventa nuovamente disponibile per le piante. Nella maggior parte dei casi la carenza di manganese avviene non per la poca disponibilità nel suolo, ma per la sua fissazione nel terreno. Con delle concimazioni a base di manganese non si risolve il problema, dato che subisce sempre la stessa reazione, ossia viene bloccato. Così un adeguato apporto di tale elemento avviene meglio con l’applicazione di una concimazione fogliare. Un assorbimento prontamente immediato avviene con lo ione in soluzione acquosa. Quest’ultima osservazione deve essere valutata nel prodotto commerciale. Se manca la definizione solubile in acqua nell’etichettatura, allora il manganese viene commercializzato sotto forma di ossido oppure carbonato. Di solito gli elementi nutritivi solubili in acqua sono efficienti come concime fogliare. Sia il manganese che il magnesio svolgono un ruolo chiave nella fotosintesi e nella clorofilla, dato che questi due elementi fungono da catalizzatori metallici in alcune attivazioni enzimatiche. Per questo è ragionevole combinare il manganese con il magnesio in una concimazione fogliare, soprattutto se in periodo di asciutta si riduce anche la disponibilità del magnesio. magnesio-piante-_O1
Sui terreni alcalini si osserva spesso, durante la fioritura della patata, una riduzione dell’apparato floreale, con successivo arrotolamento delle foglie più alte. Questo è un tipico segnale per la carenza di boro. Questo elemento è stato trascurato in passato, anche se le asportazioni di boro sono tre volte maggiori nella patata rispetto ai cereali. I campi adibiti alle patate devono contenere una buona quantità di boro. Una buona disponibilità di boro favorisce un maggiore produzione di tuberi per pianta. Carenze di tale elemento, che si osservano durante la fase di stoccaggio dei tuberi, come scolorimenti oppure rottura dei tessuti, possono essere causati presumibilmente dalla deficienza di boro. Infatti la fisiologia della patata viene ridotta, ed elementi come il calcio o il rame hanno difficoltà ad essere assunti e distribuiti all’interno degli organi. Una caratteristica del boro consiste che tale elemento non viene trasportato in basso verso le radici ma solo dall’alto. Quindi un alimentazione per via fogliare sarebbe possibile, anche perché la parte gocciolante cade nel suolo e quindi può essere disponibile per le radici avventizie. Il boro è un anione come il nitrato oppure il solfato, e in soluzione acquosa viene assorbito dalle foglie. Le varie forme di boro disponibili sul mercato sottoforma di concime fogliare non hanno influenza sul principio d’azione. Anche in questo caso, la concimazione borica viene accompagnato dagli altri microelementi.
Se le piante di patate dopo una calcinazione oppure un aumento del valore di pH non crescono più in alcuni punti del terreno, potrebbe essere una carenza di zinco. Le piante utilizzano lo zinco per la divisione cellulare e quindi per la crescita. Dato che la patata non possiede un rapido accrescimento, le carenze di zinco sono di solito rari. Le piante colpite sono più piccole rispetto a quello sano, di dimensioni ridotte nei punti di accrescimento. La distribuzione di zinco è di solito contenuta e dipende anche dal tipo di terreno e dalla sua geologia. Tanti liquami e letami con zinco provenienti dall’allevamento fungono da nutrimento per le piante. Se questo apporto di materiale zootecnico non avviene, la pianta assorbe il poco zinco disponibile e il suolo diventa sempre più povero. Lo zinco stesso nel terreno non viene dilavato, così rimane pronto anche per la coltura disponibile. In caso di estrema carenza di tale elemento, le foglie colpite diventano chiare e pian piano iniziano a morire. Per ovviare questo è importante eseguire una concimazione fogliare. In caso di asciutta, lo zinco si comporta alla stessa maniera come il manganese, quindi diventa indisponibile per le piante. Sotto questo aspetto possono essere combinati entrambi gli elementi, così da accelerare l’inverdimento della foglia. I risultati di una ricerca evidenziano che un basso contenuto di magnesio riduce il trasporto floematico dello zinco. Se invece durante la concimazione con il zinco, viene ulteriormente apportato del magnesio, allora si ha un effetto sinergizzante, ossia viene immagazzinato maggior quantità di zinco nei germogli e nelle radici. agrumi_03
Come elemento lo zinco rappresenta un metallo pesante, ma come sostanza nutritiva è uno degli elementi più importanti. Le carenze di zinco sono evidenti sia nei terreni che nelle derrate alimentari in tante parti del mondo, tanto da provocare la morte di un migliaio di persone l’anno. I suoli nostri invece per fortuna non arrivano a questi livelli, ma comunque si arriva a delle carenze nel suolo: il problema è che spesso vengono trascurati. Il corpo umano necessita di questo elemento soprattutto per la sintesi proteica e quindi per la formazione di pelle, capelli e unghie. Dato che lo zinco può essere assunto solo per via alimentare, risulta un ingrediente importante per la nostra nutrizione. Le patate che contengono un alta percentuale di zinco sono considerate ovviamente più pregiate.
Con la bonifica dei terreni umici, anche l’importanza del rame per la nutrizione vegetale è diventata più considerevole. Lo ione rameico viene legato dalle particelle umiche e viene fissato nel terreno, questo quando i valori di pH si aggirano intorno alla neutralità. Quindi i terreni con un alto contenuto di humus hanno anche un alto contenuto di rame. Le carenze di rame nel terreno sono in realtà anche essi molto rari, come per esempio in terreni geologicamente vecchi e sabbiosi. A causa della tessitura di questi tipi di terreno, la patata si adatta bene ad un terreno umico e sabbioso, provocando però qualche deficit nutrizionale alla pianta. Nelle piante il rame ha un ruolo chiave nella formazione dei tessuti di sostegno. Una disponibilità carente ai tuberi porta alla formazione di una parete cellulare debole, che durante la fase di stoccaggio si distrugge e quindi causano successivi imbrunimento sul tubero. In campo aperto la carenza di rame si manifesta con una riduzione di crescita della pianta senza cambiamento di colore, dato che le riserve del tubero madre si sono esaurite. I bordi fogliari si piegano verso l’alto e le punte fogliari sembrano tirate verso il lungo. Inoltre le piante si afflosciano rapidamente sotto il sole. Si consiglia, durante la concimazione rameica, di apportare anche del manganese, dato che il rame ha una posizione dominante rispetto al manganese al interno della pianta, in particolare durante le reazioni enzimatiche.
Per concludere, in una raccolta di patata favorevole, non deve essere considerato soltanto l’apporto dei microelementi per la patata, ma anche la scelta della varietà e del tipo di terreno. Nei terreni leggeri e sabbiosi, con scarsi elementi nutritivi, che inoltre asciugano prima, e le varietà che hanno una rapida crescita prima della raccolta, sono poco indicate. Anche i tuberi stessi avranno problemi di assunzione degli elementi nutritivi. Per riuscire a risparmiare l’acqua di irrigazione, l’apporto di potassio deve essere valutato bene, mentre i microelementi devono avere un osservazione complessiva più elevata.Schermata-01-2456314-alle-10.16.41-1024x665

Fonte: Kartoffelbau 04/2013 pag 34-37

Autore: Gudwin Ruehlicke