Con l’arrivo dei primi scavatuberi meccanici durante la raccolta delle patate, a partire dagli anni cinquanta in poi, si è mostrato un incremento della presenza di fusariosi nei locali di stoccaggio. Lavori di ricerca intensivi hanno portato ad un controllo della malattia. Attualmente però la malattia è nuovamente osservabile nei magazzini.
Il marciume secco viene causato dal genere fungino Fusarium, il quale le sue spore sono presenti in tutti i terreni dove sono coltivati la patata. L’infezione del tubero avviene soprattutto tramite le spore, che si trovano sulle particelle terrose aderenti al tubero. Bastano solo poche spore per iniziare una diffusione della malattia. L’agente patogeno stesso non può penetrare direttamente all’interno del tubero, ma penetra tramite delle porte d’ingresso causate da danni meccanici o rosicature animale, oppure quando la buccia è poco resistente o i germogli sono rotti. Quando l’umidità è sufficiente, inizia la germinazione delle spore e penetrano all’interno del tessuto. Il tasso di infezione con la fusiariosi è più alto quanto più bassa è la temperatura. Questo è correlato a causa della lentezza nel marginare le ferite sul tubero; tanto da favorire così la proliferazione della malattia all’interno della patata, prima che quest’ultima possa realmente agire. La diffusione del fungo all’interno della parte colpita avviene anch’esso in maniera lenta a causa delle basse temperature, tanto che i sintomi specifici in magazzino avvengono dopo un paio di mesi. Per ridurre il rischio di infezione devono essere seguiti i seguenti punti:

  • conoscere ed utilizzare le patate resistenti alla fusariosi
  • ridurre il più possibile i danni ai germogli e ai tuberi
  • i locali con alta presenza di fusariosi indica scarso igiene
  • il rischio di infezione aumenta negli anni con l’aumentare del contenuto d’amido
  • raccogliere solo le patate con bucce resistenti
  • raccogliere ad una temperatura attorno i 10 °C, per ridurre i danni meccanici, marginare velocemente le ferite e ridurre il tasso di infezione fungina
  • evitare altre sollecitazioni meccaniche, ad esempio la preselezione, durante la fase di immagazzinamento,
  • rapida asciugatura del lotto durante lo stoccaggio
  • guarigione delle ferite con temperature comprese tra i 10-15 °C e l’aggiunta di aria ventilata
  • mantenere la temperatura di conservazione a circa 4 °C ed evitare la condensazione
  • le capacità difensive del tubero si riducono al lungo andare, con l’aumento dell’età fisiologica
  • evitare la germogliazione nei tuberi conservati
  • riscaldare e trattare per bene i tuberi nella fase antecedente la preparazione
  • i tuberi infetti allontanarli il più presto possibile
  • asciugare il lotto affinché margini le ferite
  • costanti misure igienico sanitarie nei magazzini e nei locali di preparazione.

fusarium1fusarium2

 

Fonte: Kartoffelbau 03/2013 pag. 7
Autore: Dethlingen Newsletter